La domatrice by christie agatha

La domatrice by christie agatha

autore:christie,agatha [christie,agatha]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: no cover, italiano, archivio italiano
pubblicato: 2003-11-15T09:38:49+00:00


5

Lady Westholme entrò nella stanza con la sicurezza e l'imponenza di un transatlantico che s'avvicina al molo. La signorina Annabel Pierce la seguiva come una modesta imbarcazione nella scia del colosso e sedette un po' dietro a lei, in una seggiola più bassa.

«Sarò felicissima, signor Poirot» proclamò Lady Westholme ad altissima voce «di assistervi con ogni mezzo in mio potere. Ho sempre pensato che, in occasioni come questa, ogni cittadino ha un pubblico dovere da compiere.»

Dopo che il pubblico dovere di Lady Westholme ebbe dominato la situazione per qualche minuto, Poirot fu abbastanza abile da insinuare una domanda.

«Sì. Ricordo perfettamente gli avvenimenti di quel pomeriggio. La signorina Pierce e io faremo tutto il possibile per aiutarvi.»

«Oh, sì, sì» sospirò quasi estatica la signorina Pierce. «È così tragico, vero? Morire, a quel modo... in un batter d'occhio.»

«Volete allora riferirmi esattamente che cosa avvenne, in quel pomeriggio?»

«Certo» disse Lady Westholme. «Dunque, dopo pranzo decisi di concedermi un breve riposo. L'escursione della mattina era stata piuttosto faticosa. Non che io fossi realmente stanca. Lo sono raramente. Capita spesso, nella vita pubblica, di dovere, qualunque siano le proprie condizioni fisiche o morali...»

Nuova e abile interruzione di Poirot.

«Dunque, come dicevo, optai per un po' di siesta. E la signorina Pierce fu dello stesso parere.»

«Oh, sì» sospirò la signorina Pierce. «Ero terribilmente stanca dopo la gita del mattino. Una scalata così pericolosa... Interessante sì, ma molto faticosa... Io poi non sono certo forte come Lady Westholme.»

«La stanchezza» disse Lady Westholme «può essere dominata come ogni altra cosa. Io mi faccio un punto d'onore di non cedere mai alle necessità fisiche.»

La signorina Pierce la guardò ammirata.

Poirot disse:

«Dunque, dopo pranzo voi, signore, vi ritiraste nelle vostre tende.»

«Sicuro.»

«E la signora Boynton era allora seduta all'ingresso della sua grotta?»

«Sua nuora l'aveva aiutata a sedere là prima di partire per una passeggiata...»

«Entrambe potevate vederla?»

«Oh sì» disse la signorina Pierce. «Era proprio di fronte, capite? Solo, naturalmente un po' più lontano e un po' più in alto.»

Lady Westholme chiarì la deposizione della compagna.

«Le grotte si aprono sopra un tratto di terreno rialzato... Sotto questa specie di terrazza stanno alcune tende, poi c'è uno stretto fiumiciattolo, al di là del quale sorgono la tenda centrale e altre tende. La signorina Pierce e io avevamo due tende vicine a quella centrale, lei a destra, io a sinistra. Le aperture delle nostre tende erano quindi proprio di fronte al rialzo dove s'aprono le grotte, ma naturalmente piuttosto lontane.»

«Circa duecento metri?»

«Pressappoco.»

«Ho qui una pianta del campo, compilata con l'aiuto di Mahmud, la guida.»

Lady Westholme fece osservare che in tal caso doveva essere probabilmente sbagliata.

«Quell'uomo è molto impreciso. Ho sempre controllato le sue affermazioni sul mio Baedeker. Spesse volte le ho trovate errate.»

«Secondo la mia pianta» disse Poirot «la grotta attigua a quella della signora Boynton era occupata da suo figlio Lennox con la moglie Nadine. Raymond, Carol e Ginevra avevano le loro tende sotto, ma più a destra: pressappoco di fronte alla gran tenda centrale. A destra della tenda di Ginevra Boynton era la tenda del dottor Gerard e a destra di questa quella della signorina King.



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